Questo itinerario è abbastanza impegnativo e porta ad attraversare ben 5 valli della provincia, da ovest a est, attraversando in sequenza la valle dei torrenti Taro, Baganza, Parma, Termina di Castione, Enza. In tutto 120 chilometri, con salite non particolarmente ostiche, ma che sommate fra loro portano a un giro decisamente “sostanzioso”.
I primi 30 chilometri sono del tutto pianeggianti. Si parte da Parma percorrendo via Farnese, che costeggia il torrente Baganza, fino all’altezza di Collecchio. Qui si devia verso il paese e si inizia a percorrere la provinciale lungo il Taro fino all’uscita da Fornovo, dove si inizia a risalire la statale 62 della Cisa.
Al termine del bel viale alberato di La Salita la strada si impenna subito portando il ciclista velocemente in quota. Attraversata Piantonia si comincia ad avere un bel panorama sulla pianura e sulla valle del Taro, mentre la strada continua ad avere una pendenza del 7-9% lungo una serie di tornanti in rapida sequenza. Purtroppo la strada è senza ripari per cui nelle giornate calde e assolate avanzare è decisamente faticoso. Terminati i tornanti si è a ridosso del Monte Prinzera e la strada spiana progressivamente. Nell’ultimo paio di chilometri prima del bivio di Boschi di Bardone la pendenza è appena accennata.
Raggiunto il bivio si gira a sinistra scendendo veloci, a parte un breve tratto intermedio in leggera salita, verso Calestano, nella val Baganza, da dove subito inizia una salita nettamente più impegnativa verso il valico del Monte Fragno. Si tratta di 6,600 chilometri con un dislivello di m 450, di cui però il primo chilometro e mezzo al 12% e più di pendenza. Dopo tre chilometri dall’inizio si raggiunge l’abitato di Fragnolo e la strada spiana per qualche centinaio di metri, permettendo di riprendere fiato, ma poi riprende a salire intorno al 7% fino allo scollinamento, che offre una magnifica vista su un ampio arco di crinale appenninico fino alla provincia di Reggio E..
Dopo lo scollinamento si scende fino a paese di Cozzano, da dove si devia a destra imboccando la discesa verso la provinciale della val Parma. La discesa è molto ripida, ma lenta a causa dei numerosi e stretti tornanti e che la fanno chiamare “tirabussòn” (cavatappi). Giunti sulla provinciale di fondo valle si continua a scendere dolcemente fino a Pastorello, da cui si attraversa il ponte sul torrente e si risale la val Toccana. Si tratta di una salita lunga 9 chilometri, dei quali i primi 2 con tornanti intorno al 5%, ma poi con lunghi rettilinei meno pendenti, che permettono di salire anche oltre 25 km/h. Lo scollinamento è a Cà Bonaparte, tradizionale crocevia cicloturistico. Il nostro itinerario ci porta ora a dirigerci verso nord salendo leggermente lungo la cresta collinare fino a Neviano Arduini, da dove inizia la discesa su Provazzano, fino alla provinciale della Val Termina di Castione, la nostra quarta valle.
Praticamente in corrispondenza del bivio si imbocca la salita che ci porta a Bazzano: 4 chilometri di salita abbastanza impegnativa, ma costante e con ampi tornanti nella prima metà. A Bazzano si trova un lungo tratto di falsopiano, che permette di riprendere fiato, aiutati in questo anche da una discesa di altri 4 chilometri, di cui l’ultimo decisamente impegnativo, per la forte pendenza e i numerosi tornanti stretti. In fondo alla discesa si attraversa il ponte sul torrente Enza, che si costeggia in provincia di Reggio Emilia con direzione nord attraversando Cerezzola, Ciano, S. Polo, Montecchio.
Dopo tutte queste salite, se qualcuno ne avesse ancora voglia può pensare, a Ciano, di cogliere l’occasione per salire a Canossa lungo la strada che porta a Rossena, per poi scendere a San Polo. Una volta arrivati a Montecchio si ritorna in provincia di Parma salendo il terrazzo fluviale della Fratta di Montechiarugolo per poi dirigersi, ormai in pianura, definitivamente verso Parma passando per Basilicagoiano e Monticelli Terme.
Vedi dettagli e altimetria: 5 valli parmensi